Matricole: verdi dalla vergogna...non dalla rabbia.


Sono sicuro che qualcuno, da qualche parte, pubblicherà la classifica del peggio andato in onda in questo 2008. Sebbene in replica (e già questo fa incazz...) e in programmazione da poche settimane, confronto alle 52 appena trascorse, chiedo la vittoria a mani basse di “Matricole” condotto da Enrico Papi. Capisco che è sleale nei confronti degli altri programmi. Si dibatte spesso sui programmi televisivi e non si risparmiano feroci critiche (leggi reality in genere, fiction, varietà, ecc..), ma quello che è passato su Italia 1 un paio di giorni fa è qualcosa che va oltre ogni fervida (e perversa) immaginazione. Troppo facile dire che è una trasmissione totalmente priva di contenuti. I commenti di Papi ai filmati sono tristi. Gli ospiti, costretti a subire le gag in studio, si sentono così fuori luogo che provano disagio anche solo stando seduti (si vede e a confronto l’azione partecipativa degli ospiti a Paperissima è roba da Actor’s Studio). In parole povere, Matricole è un programma che non serve a niente e si percepisce un diffuso senso di ridicolo in tutto lo studio (immaginatevi per chi lo guarda).
Il top è stato raggiunto con la gag di Lou Ferrigno (ex Hulk) e Claudio Lippi: una sequela di improperi per farlo diventare “verde” di rabbia con altrettanti “bip” di copertura. La famosa risata-a-comando-dietro-parolaccia. Mentre scorreva questo impietoso monologo, Papi – che evidentemente sopporta male le giuste critiche - si è sentito in dovere di avvisare Aldo Grasso che quello, sarcasticamente, era un momento di alta televisione. QUEL MOMENTO? E tutto il resto del programma, caro Papi, come lo consideri?

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