Porno sul web: niente a confronto dei social network

Gli amici mi chiedono spesso come bloccare i siti pornografici in cui si imbattono (più o meno inconsapevolmente) i loro figli. Io rispondo sempre che il problema non sono i siti porno (o per lo meno è una questione che un genitore maturo sa affrontare benissimo). Tra l'altro, quella di bloccare i siti porno è una azione utopica in quanto vengono rigenerati automaticamente con indirizzi IP diversi (che imbrogliano i DNS) e portati nelle prime pagine dei motori di ricerca quotidianamente e sistematicamente. D’altronde il business del settore è enorme. Si può arginare il problema fino ad un ragionevole numero di limitazioni, ma non impedire l’accesso al 100% dei siti. E’ una lotta contro i mulini a vento.

Al contrario, cerco di spostare la loro attenzione su un problema molto più serio di questo secolo tecnologico. Il Web 2.0. Ovvero i siti in cui è possibile in tempo reale scambiarsi reciprocamente foto e informazioni sensibili. Fanno parte di questa famiglia i blog, i social network (come Facebook, Twitter, MySpace, FriendFee, ecc.), i forum e i molti software che usano il canale della rete per comunicare come MSN Messanger, Skype, CU-seeme, ecc. Inoltre sono da considerarsi ambienti “a rischio” anche tutti i giochi on-line multiplayer che hanno quasi sempre una chat incorporata con cui dialogare durante il gioco.

Leggete questa notizia:

L’unica vera maniera di difendersi da questo nuovo modo di comunicare (che non va demonizzato, ma solo compreso e usato bene) non è spegnere definitivamente il computer oppure oscurare il web, ma lavorare (faticosamente) sulla prevenzione. Ecco degli spunti per una buona condotta sui social network che un genitore dovrebbe affrontare viso a viso con i propri figli:

1) Evitare il più possibile di mettere foto personali sul web. Spesso le foto sono il primo filtro di “scelta” da parte del malintenzionato. Gli adolescenti postano le loro foto (vera), mentre gli adulti male intenzionati tendono a presentarsi con foto da adolescente (falsa).
2) A meno che non sia veramente l’amica/o del cuore o ben conosciuto non fate accendere la webcam (telecamera).
3) Non acconsentire l’ingresso di nuovi amici all’interno del proprio profilo (o pagina) a meno che non si conoscano personalmente i soggetti.
4) Sarebbe meglio che i nuovi amici fossero parte dell’ambiente di amicizie del mondo reale. Persone viste e conosciute di persona.
5) Non acconsentire l’ingresso dell’amico che è amico dell’amico. Lasciate che gli amici degli amici rimangano tali, se non avete avuto modo di incontrarli di persona.
6) Fatevi sempre prima un’idea precisa della persona con cui “chattate”.
7) Non è necessario fare click su “Cerca nuovi amici”, quelli che avete saranno più che sufficienti.
8) Più della metà dei dati inseriti nei profili dei “nuovi amici” sono falsi (spesso adulti che si spacciano per adolescenti).

Il controverso utilizzo di strumenti di socializzazione come Facebook fa sicuramente riflettere, ma non per questo deve spaventare. La tecnologia fa progredire una nazione. Solo che, essendo particolarmente sofisticata, Internet offre sviluppi “sociali” difficilmente controllabili. Perciò, in questo caso, il vecchio adagio “non dare confidenza agli sconosciuti” ha ancora il suo pieno significato.

Guardatevi questo servizio delle Iene girato qualche tempo fa : http://www.video.mediaset.it/mplayer.html?sito=iene&data=2009/03/07&id=5137&from=iene

Non bastano due righe a dipingere l’intero quadro del vasto mondo interattivo di Internet, ma se farete girare questo messaggio, un po’ alla volta, ci sarà un più di cultura sull’argomento.

Nessun commento: