Luca Giurato: la questione è seria.


Mi riferisco al personaggio televisivo Luca Giurato (e NON alla persona Luca Giurato).

La questione è seria.

Sembra che ci sia una strategia, tutta interna al personaggio, per cui Luca è convinto che fare il buffone, quello che inciampa negli scalini, quello che dice le cose all’orecchio del presentatore di turno, quello che esce dalle righe sparando in diretta (e a raffica) 2 o 3 “Sei bona…sei bona”, a Mara Venier già sottoposta ad’una difficile, quanto improbabile, performance su “Parole parole “ di Mina a “Quelli che il calcio” di qualche domenica fa (nota personale: spudoratamente copiata da Serata d’Onore del giorno prima e interpretata dalla dolcissima Violante Placido con il bravo P.Francesco Favino, molto, ma molto, meglio riuscita), ecco, dicevo, fare tutto questo, sia accolto con simpatia dal pubblico. Luca è convinto che facendo passare questo messaggio di sé ai telespettatori, essi approvino e addirittura lo riconoscano (speriamo di no) come icona dell’anticonformismo televisivo. Comunque, se il principio del WYSIWYG (What You See Is What You Get) è il suo credo, devo dire che ci riesce benissimo. Infatti, per me, è esattamente quello che inciampa negli scalini, dice “bona” alla Venier, fa il gesto di dare la mano al presidente dell’unione italiana ciechi (aspettando la stretta che non arriva….per forza,è cieco!), parla a microfono aperto, storpia i nomi e le situazioni a tal punto che non si rende conto neppure chi ha di fronte. In buona sostanza, quello che riesce a dire e a fare – con una perversione millimetrica simile a quella de “Il Mostro” di Benigni – la cosa sbagliata al momento sbagliato. Sì, per me è esattamente questo. Quindi mi chiedo:

1) Quale è la ratio per cui c’è ancora qualcuno che gli mette un microfono in mano? Per favore ditemi tutto ma non che fa odiens, ci rimarrei troppo male.

2) C’è qualche comunicatore o esperto di immagine che consiglia a Luca di comportarsi così? Se la risposta è “sì”, allora di problemi televisivi da risolvere ne abbiamo due.

Nessun commento: