
Sono d'accordo con Aldo Grasso: Paolo Bonolis ha bisogno di fare ricorso alle gesta e l'equilibrio di Totò e Alberto Sordi per garantire il sorriso del pubblico al termine delle frasi/gag. Solo per questo dovrebbe riconoscere le royalty a qualcuno (attinge troppo dal loro immenso bacino artistico).L'altra cosa che non va è il gobbo. Sì il gobbo. Quando gli artisti o il presentatore hanno bisogno di tale supporto sembra che in invece che al pubblico (in sala e a casa) si stiano rivolgendo all'alto dei cieli. Non è proprio bello da vedersi. Per il resto, il festival non mi sembra una trasmissione brutta. Anzi ci sono spunti simpatici e anche sinceri come il tributo a De Andrè (che avrei fatto fare al solo Santamaria, bravissimo) o Benigni e Katy Perry di ieri. Paradossalmente, al contrario di quello che afferma Bonolis, secondo me quest'anno funziona molto di più lo spettacolo/varietà delle canzoni. Tanto meglio.
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