
Ho letto con estrema attenzione il pezzo di Remo Bodei su Corriere.it. http://www.corriere.it/cultura/09_agosto_11/cibo_eros_violenza_desideri_Bodei_8a913112-863f-11de-a11a-00144f02aabc.shtml
E’ veramente ben scritto e, difficilmente, si può essere in disaccordo. Anzi, dico di più. Questo spaccato analitico che ci ricorda “dove stiamo andando” è qualcosa con cui tutti dovrebbero entrare in contatto. Non limitarsi alla lettura, ma fare proprie le considerazioni, glia assunti.
Detto questo, scusandomi per l'ingenerosa riduzione ai minimi termini dell'articolato passaggio, sarebbe un privilegio se lo stesso Bodei potesse darmi il suo parere su alcune mie personali osservazioni.
Ho capito che se manteniamo i nostri atteggiamenti (desideri, bisogni, stati d’animo, azioni, ecc..) legati al riconoscimento dei propri limiti potremo vivere in equilibrio tra le nostre aspettative e la realtà dei fatti. Al contrario, se cederemo al “tutto qui?” una volta raggiunti quelli che ritenevamo essere i nostri traguardi, ne avremo ancora di nuovi e ancor più irraggiungibili e cadremo inesorabilmente nella trappola dell’appagamento per “eccesso” (cibo, sesso, ecc..)
Ma se una volta raggiunto l’obiettivo, il desiderio, l’oggetto ci sentissimo veramente appagati, non trova che sarebbe l’inizio della fine? Penso che la spinta propulsiva, l’energia di continuare, di vivere, di andare avanti di migliorarsi, di guardare oltre sia figlia proprio del non accontentarsi mai. Non è forse grazie alla volontà di voler superare i limiti se le civiltà prosperano? E ancora, chi veramente può dire quali sono i limiti? Forse il più grande desiderio dell’uomo è quello di poter desiderare e se questo fa parte del nostro DNA invece di arginarlo dovremmo, capirlo interpretarlo, assecondarlo. Purtroppo esistono derive dovute agli eccessi che lei ha ben spiegato, ma che sono – anche se in modo irrazionale – fisiologiche all’inerzia di questa naturale tendenza al progresso.
Difficilmente Bodei troverà il tempo per rispondere a questi miei pensieri. Non importa. Sarà uno dei miei desideri irraggiungibili e che servirà per poterlo leggere ancora di nuovo con piacere in futuro.
Con stima e affetto.
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