EMA 2010: Kesha vince il Best New Act (e anche la morale)


Si parla tanto di morale, del buon esempio, del casto e puro in TV dell' "azione pedagogica del servizio pubblico". European Music Award 2010. Arena stracolma di giovani la cui media di età sarà stata intorno ai 17 anni. Davvero tantissimi. Il premio New Best Act 2010 è stato dato a Kesha la quale è andata a ritirare il premio in condizioni psico-motorie a dir poco penose (era totalmente ubriaca).

Stiamo parlando di un evento visto da centinaia di milioni di giovani in tutto il mondo (tra TV e live straming).
Mi è venuto da sorridere quando ho pensato alla vecchia vicenda di Morgan (RAI) e del Sindaco di Sanremo che inizialmente non voleva Belen per i loro trascorsi "birichini". Per due gatti (a confronto) che guardano il carrozzone di Sanremo (tra l'altro surclassato dai palinsesti attuali) è stata tirata su una polemica sulla morale e il buon costume da decrepiti.

Così, guardando Kesha combattere con se stessa per rimanare in piedi, prima ho sorriso, poi mi è presa la tristezza e mi sono chiesto: quanto i nostri amministratori sono fuori dai binari del contemporaneo?
Ce li vedo proprio gli anziani Masi e Giovanardi a dire "Kesha sappi che non particperai più agli EMA" o al nano nudo del Jackass Team "Ah Questo non si può fare". Già mi immagino 100.000.000 di sonore risate.

Kesha era visibilemente ubriaca e non ha risparmiato parolacce. Mica la difendo. Ognuno si presenta per quello che è. Nonostante questo, sono convinto che il 99% dei presenti alla manifestazione il giorno dopo non è andato a scuola ubriaco mandando a quel paese il primo che hanno incontrato lungo la strada. I ragazzi che hanno visto l'evento hanno solo aggiunto un altro giorno al "calendario" di esperienze che si vivono a quell'età. Smettiamola di fare la morale a chi, invece, avrebbe tutto il diritto di farla (questo si) a chi sta pianificando loro il futuro.

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