Il Trono di Spade - prima stagione finita



Il tranello in cui si può cadere è quello di paragonare questo fantasy con "Il Signore degli Anelli". La chiave di lettura di questa serie è, invece, l'unicità. Non esiste un prodotto simile sul mercato. Si tratta di un racconto che ha a che fare con la realtà: si parla di politica, di frustrazioni familiari, di incomprensioni e di amicizia vera (prima tradita, poi ritrovata). Ho letto che i dialoghi sono prolissi. Meno male che lo sono: sarebbe impossibile percepire lo spessore della vicenda liquidandola con semplici o (peggio) scontate battute in puro fantasy. Il contesto (la cornice narrativa) è di primissimo livello la cui forza sta nel dettaglio. Quando si affronta un viaggio verso nel montagne del nord, in alta quota, la pelle si secca sulle guance ma all'altezza degli zigomi è più marcata sfuma sul violaceo. Quando si cammina con mantelli e gualdrappe sul fango, l'acqua e lo sporco arrivano vengono assorbiti dalla stoffa sfumando lo scuro dal basso per poi schiarire verso l'alto e restano lì per tutta la durata della puntata. Sto parlando di questo tipo di attenzione al dettaglio. Un prodotto fatto benissimo, uno spaccato di reale fantasia.
Stanno finendo di girare adesso la seconda stagione, e dovrebbe essere trasmessa negli States, prossima primavera. Questa è l'unica vera pecca: per la complessità delle vicende far passare così tanto tempo rischia che il pathos si modifichi.

Nessun commento: